a cura della Dott.ssa Claudia Cavicchia

Tra una settimana scade il termine per il versamento della prima rata 2021 dell’IMU, ma alcuni avranno più tempo per pagare. Scattano le proroghe: ecco dove e per chi.

La prima scadenza del pagamento dell’IMU, sotto forma di acconto, è fissata per il 16 giugno, mentre per il saldo, ossia per il versamento della seconda rata, bisognerà provvedere a pagare il 16 dicembre.

Al netto delle esenzioni previste dalla legge, sarà chiamato a pagare la prima rata dell’IMU chi possiede un fabbricato ad esclusione della prima casa, salvo alcune eccezioni che non sono esonerate, e chi possiede aree fabbricabili e terreni agricoli.  

Scadenza acconto IMU 2021: nuovi soggetti esonerati

Se la crisi da Covid-19 non modifica le scadenze dell’IMU 2021, diverso è il discorso in merito ai soggetti tenuti a pagare l’acconto entro il 16 giugno.

Prima la Legge di Bilancio 2021 e poi la legge di conversione del decreto Sostegni, approvata in Senato, introducono nuove esenzioni dal versamento dell’IMU 2021.

Partendo da quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021, sono esonerati dalla scadenza della prima rata IMU del 16 giugno i soggetti che esercitano attività relative al settore del turismo, alberghiero e dello spettacolo.

Nello specifico, gli edifici per il quale non è dovuto il versamento della prima rata IMU 2021 sono i seguenti:

  1. immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
  2. immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e relative pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed and breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi soggetti passivi, come individuati dall’articolo 1, comma 743, L. 160/2019, siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
  3. immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
  4. immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night club e simili, a condizione che i relativi soggetti passivi, come individuati dall’ articolo 1, comma 743, L. 160/2019, siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

L’esonero inizialmente circoscritto solo alle attività del turismo è stato esteso con un emendamento approvato in sede di conversione del decreto Sostegni.

La previsione in esame si affianca a quella già prevista dal Decreto Agosto (articolo 78 D.L. 104/2020), in forza della quale l’Imu non è dovuta per gli anni 2021 e 2022 per immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate. 

Inoltre, secondo quanto previsto dall’articolo 6-sexies, non pagano la prima rata IMU del 16 giugno 2021 i titolari di partita IVA in possesso dei requisiti relativi ai contributi a fondo perduto e, nel dettaglio, quelli previsti dai commi da 1 a 4, articolo 1, del decreto n. 41/2021. 

L’esenzione si applica relativamente agli immobili posseduti nei quali i soggetti passivi esercitano le attività di cui siano anche gestori.

I beneficiari dell’esonero sono quindi i titolari di partita IVA in possesso dei seguenti requisiti:

  • aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro;
  • aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi rispetto al 2019 di almeno il 30 per cento.

Si specifica che, ad ogni buon fine, è atteso il varo definitivo della legge di conversione del Decreto Sostegni per confermare l’esonero dal versamento della prima rata IMU 2021 per i titolari di partita IVA.

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