Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è stata promulgata la Legge n. 91/2022 di conversione del cosiddetto Decreto Legge Aiuti che contiene vari provvedimenti, per i cittadini e le imprese, per contrastare gli effetti economici della guerra in Ucraina: dal bonus 200 euro a quello delle bollette, dai crediti d’imposta al contenimento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione.
Contiene misure per un totale di circa 14 miliardi, ricavati senza ulteriore indebitamento dall’incremento della tassazione sui profitti delle imprese del settore energia.
E si muove su due fronti:
- da un lato azioni per il contenimento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione per i cittadini e le imprese;
- dall’altro l’obiettivo è il raggiungimento dell’indipendenza dal gas russo potenziando il settore delle rinnovabili.
Vediamo alcune delle principali misure che contiene.
#1 Bonus sociale energia elettrica e gas
Fermo restando il valore soglia dell’ISEE previsto, per il primo trimestre dell’anno 2022, la Legge precisa che in caso di ottenimento di un’attestazione ISEE resa nel corso dell’anno 2022, che permetta l’applicazione dei bonus sociali per elettricità e gas, i medesimi bonus annuali sono riconosciuti agli aventi diritto dal 1° gennaio 2022 o, se successiva, dalla data di cessazione del bonus relativo all’anno precedente.
Le somme già fatturate, eccedenti quelle dovute sulla base dell’applicazione del bonus sono oggetto di automatica compensazione.
Tale compensazione deve essere eseguita nella prima fattura utile o, qualora non sia possibile, tramite rimborso automatico entro 3 mesi dall’emissione della fattura stessa. Inoltre, al fine di informare i cittadini sulle modalità per l’attribuzione dei bonus sociali per elettricità e gas, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) definisce una specifica comunicazione da inserire nelle fatture per i clienti domestici, prevedendo anche l’indicazione dei recapiti telefonici a cui i consumatori possono rivolgersi. A tal fine, entro il 31 ottobre 2022, è trasferito alla Cassa per i servizi energetici e ambientali l’importo di 116 milioni di euro.
#2 Riduzione dell’IVA nel settore del gas per il terzo trimestre dell’anno 2022
Le somministrazioni di gas metano destinato alla combustione per usi civili e per usi industriali, contabilizzate nelle fatture emesse per consumi stimati o effettivi dei mesi di luglio, agosto e settembre 2022 sono assoggettate ad aliquota IVA agevolata del 5%: qualora le somministrazioni predette siano contabilizzate sulla base dei consumi stimati, l’aliquota IVA del 5% si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di luglio, agosto e settembre 2022.
#3 Incremento dei crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e di gas naturale
Tra le altre misure, il Decreto prevede il rafforzamento dei crediti d’imposta alle imprese enegivore e gasivore cioè a forte consumo di energia elettrica e gas naturale.
Per le prime viene incrementata dal 20% al 25% la quota delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022, oggetto del contributo straordinario.
Per le seconde è incrementata dal 15 % al 20% la quota della spesa sostenuta per l’acquisto del gas naturale, consumato nel primo trimestre solare del 2022 per usi energetici diversi da quelli termoelettrici, oggetto del contributo.
#4 Indennità per i lavoratori part-time
In particolare, per il 2022, è riconosciuta un’indennità una tantum pari a 550 euro ai lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale nell’anno 2021, che preveda periodi non interamente lavorati di almeno 1 mese in via continuativa e complessivamente non inferiori a 7 settimane e non superiori a 20 settimane, e che – alla data della domanda – non siano titolari di altro rapporto di lavoro dipendente oppure percettori di NASpI o di trattamento pensionistico.
L’indennità può essere riconosciuta solo una volta, non concorre alla formazione del reddito ed è erogata dall’INPS nel limite di spesa complessivo di 30 milioni di euro per il 2022.
#5 Bonus per lavoratori e cittadini svantaggiati
Per lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, co.co.co, lavoratori domestici e stagionali, disoccupati e beneficiari del Reddito di Cittadinanza, il Dl Aiuti introduce il bonus da 200 euro. Un contributo “una tantum” per contrastare l’aumento dei prezzi e il caro energia. Per la misura sono stati stanziati di base 6 miliardi di euro, integrati da ulteriori risorse, e possono beneficiarne le persone con un reddito annuo non superiore a 35 mila euro.
Estende poi il bonus sociale energia elettrica e gas, vale a dire l’agevolazione relativa alle tariffe per la fornitura riconosciute ai clienti domestici svantaggiati o in gravi condizioni di salute, anche al terzo trimestre 2022.
Il tetto massimo Isee per accedere è innalzato a 12 mila euro.
#6 Novità in tema di cartelle esattoriali
In particolare raddoppia il limite di debito al di sotto del quale non occorre dimostrare la difficoltà del debitore per chiedere la rateizzazione a 72 rate. Passa infatti da 60 a 120 mila euro.
Passa poi da 5 a 8 il numero di rate non pagate dopo le quali si decade dal piano di rateizzazione, ma il carico non potrà essere nuovamente rateizzato, se non per carichi diversi.
#7 Superbonus per villette unifamiliari
Il Superbonus 110 per cento per le villette unifamilari è stato prorogato di tre mesi.
Il termine previsto per realizzare il 30% dei lavori passa dal 30 giugno al 30 settembre per le unità immobiliari delle persone fisiche. La norma precisa che il conteggio del 30% va riferito all’intervento nel suo complesso, comprensivo anche dei lavori non agevolati al 110 per cento.
#8 Reddito di cittadinanza: si perde dopo tre rifiuti
Sul piano del Reddito di Cittadinanza, il documento dice che le offerte dei datori di lavoro privati hanno la medesima valenza di quelle che arrivano attraverso i centri d’impiego.
Questo significa che, rispettando i meccanismi della “congruità” dopo il rifiuto a tre offerte “congrue” sia pubbliche che private non si avrà più diritto al beneficio.
#9 Nuovi contributi a fondo perdute per le imprese
Al ventaglio di misure rivolte alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina si aggiungono i nuovi contributi a fondo perduto riconosciuti in caso di perdite di fatturato causate dalla contrazione della domanda, interruzione di contratti e progetti esistenti, conseguenze dovute alla crisi delle catene di approvvigionamento.
Nel dettaglio, ammontano ad un totale di 130 milioni di euro, rispetto ai 200 milioni previsti inizialmente, i fondi messi a disposizione dal testo del Decreto Aiuti, che saranno gestiti dal MISE.
Un apposito decreto individuerà requisiti e regole d’accesso.
Sempre sul fronte delle imprese, il decreto prevede la possibilità di accedere fino al 31 dicembre 2022 alla garanzia SACE sui finanziamenti concessi per far fronte alle esigenze di liquidità legate alla crisi in atto.
Una misura che dovrà essere preventivamente autorizzata dalla Commissione Europea, al pari delle garanzie del 90 per cento concesse dal Fondo centrale di garanzia per i finanziamenti legati all’efficientamento o alla diversificazione di produzione e consumo energetico.
Sostegno alla liquidità, previo via libera dell’UE, anche per le PMI agricole, della pesca e dell’acquacultura, che potranno accedere alla garanzia diretta ISMEA pari al 100 per cento del finanziamento in caso di aumento dei costi per energia, carburanti o materie prime registrato nel 2022.
Per le società Benefit invece, veniva riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d’imposta, pari al 50% dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit sostenuti sino al 31 dicembre 2021, fino ad esaurimento dell’importo massimo di 7 milioni di euro, che costituisce limite di spesa (si ricorda che è previsto che il credito sia utilizzabile in compensazione per l’anno 2021): viene esteso tale periodo di utilizzo del credito d’imposta per le società benefit, eliminando il riferimento all’anno 2021.
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