Le società di persone rappresentano una delle forme più antiche e tradizionali di organizzazioni aziendali, in cui due o più individui si uniscono per perseguire un’attività commerciale comune.
Tra le caratteristiche peculiari di queste società, vi è l’istituto del recesso, che regola la possibilità per un socio di uscire dalla società. In questo articolo, esploreremo l’istituto del recesso nelle società di persone, definendolo, analizzando le sue implicazioni e le procedure associate.
L’Istituto del recesso nelle società di persone
L’istituto del recesso del socio nelle società di persone si riferisce alla possibilità che un socio ha di lasciare la società di persone in cui è coinvolto. Esistono diverse tipologie di società di persone, ma le più comuni sono la società in nome collettivo (SNC) e la società in accomandita semplice (SAS).
Il recesso del socio è disciplinato dall’art 2285 c.c., vale a dire la facoltà attribuita al singolo partecipante di sciogliersi unilateralmente dal vincolo che lo unisce agli altri soci.
Il recesso di un socio da una società di persone può avvenire per vari motivi, come una decisione personale, divergenze con gli altri soci o cambiamenti nella propria situazione finanziaria o professionale.
Le regole e le procedure per il recesso di un socio sono solitamente stabilite nel contratto sociale della società o in accordi tra i soci.
In genere, il socio che desidera recedere deve notificare agli altri soci la sua intenzione di farlo, in conformità con quanto previsto dal contratto sociale o dalla legge.
Il recesso di un socio può comportare la sua uscita dalla società e il pagamento della sua quota di partecipazione o degli eventuali profitti accumulati.
Tipologia di recesso
Secondo l’ articolo 2285 del codice civile:
- ogni socio può recedere dalla società quando questa è contratta a tempo indeterminato o per tutta la vita di uno dei soci;
- può inoltre recedere nei casi previsti nel contratto sociale ovvero quando sussiste una giusta causa;
- nei casi previsti nel primo comma il recesso deve essere comunicato agli altri soci con un preavviso di almeno tre mesi.
Sono due le due tipologie di recesso del socio dalle società di persone.
- Recesso “ad nutum” di cui all’articolo 2285 comma 1 del codice civile;
- Recesso per giusta causa di cui all’articolo 2285 comma 2 del codice civile.
RECESSO AD NUTUM
La possibilità per il socio di recesso ad nutum sussiste solo nel caso in cui la società sia contratta a tempo indeterminato e non anche a tempo determinato, sia pure lontano nel tempo.
Il recesso avviene comunicando la propria volontà di recedere agli altri soci con preavviso di almeno tre mesi. In questi casi il recesso è subordinato al solo onere di preavviso, per il quale, peraltro, non è richiesta alcuna forma particolare. Potendo ciò desumersi anche da comportamento concludente conseguente a dichiarazione verbale.
RECESSO PER GIUSTA CAUSA
Per quanto riguarda il recesso per giusta causa, è stato affermato che la facoltà: “va necessariamente ricondotta alla altrui violazione di obblighi contrattuali, ovvero alla violazione dei doveri di fedeltà, lealtà, diligenza o correttezza inerenti alla natura fiduciaria del rapporto sottostante”.
Oltre a ciò, va ricordato che il diritto compete ex lege anche al socio che:
- Non ha concorso alla decisione di trasformazione in società di capitali (articolo 2500‐ter c.c.);
- Al socio che non abbia acconsentito alla fusione (articolo 2502 c.c.) e
- Nelle ipotesi dettate dall’articolo 2497‐quater per le società soggette ad attività di direzione e coordinamento.
Sempre in ordine alle cause di recesso, ricordo che esso spetta anche nei casi previsti nel contratto sociale. In tale ambito, si è affermato: “è legittimo prevedere nei patti sociali di società di persone una clausola che ammette, ed eventualmente disciplina, il recesso parziale”.
Quanto alla dichiarazione di recesso, essa è un atto unilaterale recettizio costituito da una manifestazione di volontà. Non ha carattere formale e può risultare anche da comportamento concludente.
Le procedure per il recesso di un socio
Le procedure per il recesso di un socio variano in base al contratto sociale della società e alle leggi vigenti nel paese in cui essa opera.
Tuttavia, ci sono alcune fasi generali coinvolte nel processo di recesso, come:
- a) notifica di intento. Il socio che desidera recedere deve notificare agli altri soci la sua intenzione di farlo. Questa notifica dovrebbe essere in conformità con quanto previsto dal contratto sociale o dalle leggi locali.
- b) valutazione delle quote. Spesso, la valutazione delle quote di partecipazione del socio uscente è necessaria. Questa valutazione può coinvolgere periti o esperti indipendenti per determinare il valore delle quote.
- c) conclusione del recesso. Una volta stabilita la valutazione delle quote, i dettagli finanziari del recesso devono essere risolti. Questo potrebbe includere il pagamento al socio uscente o la redistribuzione delle quote tra i soci rimanenti.
- d) modifica del contratto sociale. In molti casi, il contratto sociale della società deve essere modificato per riflettere il recesso e le nuove quote di partecipazione dei soci rimanenti.
- e) registrazione e notifica. È necessario registrare il recesso presso le autorità competenti e notificare eventuali cambiamenti ai terzi, come fornitori o clienti.
Sul tema la Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 17154/2017 ha fornito alcune interessanti precisazioni sul recesso del socio da società di persone. In particolare, la seguente:
Il socio di società di persone, in caso di recesso o cessione della quota, è responsabile per tutte le obbligazioni sociali, e perciò anche tributarie, esistenti al giorno dello scioglimento del rapporto sociale (arti. 2290, 2291, 2269, 2267 e 2300 c. c.), sicché la sua responsabilità è diretta ancorché sussidiaria ex articolo 2304 cc” – Cassazione, Ordinanza n. 17154/2017.
Di fatto, quindi, il socio che recede dalla società di persone rimane responsabile personalmente per tutte le obbligazioni sociali, comprese quelle tributarie e sociali, esistenti sino al momento dello scioglimento del rapporto sociale. Questo significa che la responsabilità termina solo per il futuro, ma per le obbligazioni passate il socio receduto rimane responsabile.
Implicazioni del recesso
Il recesso di un socio può avere varie implicazioni, sia per il socio che per la società di persone stessa. Vediamone alcune.
- Riduzione del capitale sociale: il recesso di un socio può comportare la riduzione del capitale sociale della società, poiché la quota di partecipazione del socio uscente deve essere rimborsata o redistribuita tra gli altri soci. Questa redistribuzione può richiedere una valutazione accurata dei beni e delle risorse della società.
- Modifiche nella gestione: il recesso di un socio può influenzare la struttura decisionale della società. In molte società di persone, ogni socio ha il diritto di partecipare alla gestione aziendale, quindi la sua uscita può portare a una redistribuzione delle responsabilità e delle decisioni tra i soci rimanenti.
- Rischi per la continuità: se il socio che intende recedere è stato un elemento chiave per l’azienda, la sua uscita potrebbe mettere a rischio la continuità operativa e la stabilità finanziaria della società. Pertanto, è importante che i contratti sociali contengano disposizioni per affrontare tali situazioni.
- Obblighi fiscali e contabili: il recesso di un socio può comportare obblighi fiscali e contabili per la società, poiché è necessario calcolare eventuali plusvalenze o minusvalenze derivanti dal recesso e affrontare le relative implicazioni fiscali.
Conclusione
Il recesso nelle società di persone è una disposizione fondamentale che consente la flessibilità e l’adattabilità di queste forme aziendali.
Tuttavia, il recesso di un socio può avere significative implicazioni finanziarie e organizzative. Pertanto, è fondamentale che i soci considerino attentamente le conseguenze e seguire le procedure appropriate in conformità con il contratto sociale e la legge.
Inoltre, consultare un professionista legale o fiscale esperto in diritto delle società è essenziale per garantire che il processo di recesso sia gestito correttamente e legalmente.
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