Il rendiconto finanziario è uno dei cinque documenti obbligatori previsti nel bilancio d’esercizio OIC Adopter che una società deve redigere secondo norma di legge.

La riforma del bilancio d’esercizio prevista dal D.Lgs 139/2015 ha introdotto importanti novità all’impianto civilistico del bilancio così come conosciuto; uno dei punti cardine di tale riforma è certamente l’introduzione, all’art. 2425-ter, del rendiconto finanziario tra gli schemi obbligatori per le società che redigono i bilanci in forma ordinaria nonché nel bilancio consolidato.

I paragrafi 2 e 3 dell’OIC 10 precisano che è compito del Rendiconto Finanziario fornire le informazioni per valutare la situazione finanziaria della società nell’esercizio di riferimento e la sua evoluzione in quelli successivi.

Le entità che redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali hanno come riferimento lo IAS 1 la linea guida e lo IAS 7 dedicato interamente al documento di cui trattasi.

Sia l’OIC 10 che lo IAS 7 specificano che la finalità del rendiconto finanziario è l’analisi delle variazioni della liquidità derivanti dall’attività operativa, dall’attività di investimento e da quella di finanziamento.

In sostanza esso indica quanto “denaroè entrato e uscito dal conto aziendale e quali sono i fattori che ne hanno determinato tutte le variazioni, positive o negative, delle disponibilità liquide avvenute in un determinato esercizio, fornendo informazioni anche sui flussi finanziari che hanno interessato l’esercizio a seguito dell’attività operativa svolta. 

Esso contiene sia le fonti, quindi le cause che hanno portato a un incremento delle disponibilità liquide, sia gli impieghi, cioè l’opposto: le cause per il decremento delle disponibilità liquide. 

Nello specifico, parliamo di:

  1. disponibilità liquide prodotte o assorbite dall’attività operativa e le modalità di impiego;
  2. la capacità di affrontare gli impegni finanziari a breve termine;
  3. la capacità di autofinanziarsi.

I flussi finanziari derivano quindi dall’attività operativa, dall’attività di investimento e dall’attività di finanziamento, e il Rendiconto Finanziario fornisce informazioni circa il contributo che ciascuna area della gestione ha fornito per alimentare i flussi finanziari.

Cosa evidenzia in dettaglio il rendiconto finanziario

Essenzialmente lo scopo del rendiconto finanziario è quello di fornire un’idea chiara di come e se un’azienda sarà in grado di conseguire le eccedenze di cassa, soddisfare gli obblighi di pagamento e remunerare i posessori delle quote sociali.

Calcolando i flussi finanziari dell’azienda si otterrà quindi un quadro completo e trasparente delle disponibilità finanziarie e del loro utilizzo. In sintesi il rendiconto finanziario serve a rappresentare e capire meglio la situazione finanziaria di una società o di un gruppo, perché:  

  • evidenzia la politica di finanziamento dell’impresa, cioè il modo in cui l’azienda in questione ha ottenuto le risorse finanziarie per svolgere le sue attività permettendo la visione diversa tra autofinanziamento (svolgimento dell’attività tipica della stessa) e capitale di proprietà e capitale di terzi (ricorso a fonti esterne); 
  • individua la politica degli investimenti dell’impresa, ossia il modo in cui questa ha impiegato le risorse finanziarie acquisite, cioè in investimenti in capitale circolante o in immobilizzazioni o ancora in rimborso di capitali presi a prestito. 

Ovviamente il risultato del rendiconto finanziario può anche fornire riscontri negativi introducendo ad una situazione critica dell’impresa. 

Il rendiconto finanziario, inoltre, aumenta anche la credibilità e la finanziabilità dell’azienda, in quanto da un rendiconto finanziario è possibile calcolare:

  1. se l’azienda è in grado di pagare gli interessi passivi sui prestiti
  2. la capacità di rimborsare i finanziamenti richiesti
  3. se è in grado di pagare le imposte (IRPEF, IRES, IRAP)
  4. se ricorrere all’accensione di nuove fonti di finanziamento
  5. programmare eventuali futuri investimenti

I principi e finalità del rendiconto finanziario

Come detto in base al principio OIC n°10 il rendiconto finanziario deve riassumere:

  • l’attività di finanziamento (sia autofinanziamento sia esterno);
  • le variazioni delle risorse finanziarie causate dall’attività produttiva di reddito;
  • l’attività di investimento dell’impresa;
  • le variazioni della situazione patrimoniale-finanziaria.

Le finalità da raggiungere invece sono:

  • Conoscere le cause che hanno generato le variazioni della situazione patrimoniale dell’impresa rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente;
  • Esplicitare le modalità di reperimento delle risorse finanziarie,
  • Esplicitare le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie;
  • Evidenziare le correlazioni esistenti tra le singole categorie di fonte e le singole categorie di impieghi;
  • Determinare le incidenze percentuali delle fonti e degli impieghi di risorse sul totale delle medesime.

Modalità di redazione del rendiconto finanziario

L’articolo 2425-ter non stabilisce dei criteri rigidi per la redazione del rendiconto finanziario, non esiste alcuno schema prefissato da seguire obbligatoriamente. L’articolo si limita semplicemente a prescrivere ciò che deve risultare. (Dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci).

Di certo, il rendiconto finanziario deve essere predisposto in modo accurato e l’analisi non deve limitarsi a un solo periodo, ma dovrebbe estendersi all’osservazione di un congruo numero di esercizi, così da cogliere non solo fenomeni temporanei, ma anche le eventuali tendenze in atto.

L’ OIC 10 propone due metodi per la redazione del documento: 

  1. metodo diretto: in cui i flussi di entrata/uscita vengono direttamente correlati con gli incassi dei crediti ed i pagamenti dei debiti originati dall’attività caratteristica. 
  2. metodo indiretto: in cui i flussi vengono determinati a partire dal risultato di esercizio, a cui vengono apportate le modifiche. 

Oggetto di analisi del principio, sono, come detto, le disponibilità liquide rappresentate dai depositi bancari/postali, dagli assegni e dal denaro/valori in cassa eventualmente espressi in valuta estera, rimangono esclusi gli scoperti di conto corrente e altri titoli equivalenti alla cassa.

 I flussi vengono suddivisi in tre aree gestionali: 

  1. Attività reddituale o operativa: i flussi finanziari della gestione reddituale comprendono generalmente i flussi che derivano dall’acquisizione, produzione e distribuzione di beni e dalla fornitura di servizi e gli altri flussi non ricompresi nell’attività di investimento e di finanziamento; 
  2. Attività di investimento: i flussi finanziari dell’attività di investimento comprendono i flussi che derivano dall’acquisto e dalla vendita delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e delle attività finanziarie non immobilizzate; 
  3. Attività di finanziamento o reperimento (o rimborso): di attività / passività finanziarie (distinte tra capitale proprio – di rischio o di terzi – di debito).

È doveroso sottolineare che il prospetto di rendiconto finanziario, non può consistere nella mera presentazione di una serie di differenze tra saldi patrimoniali iniziali e finali, che accompagnano una serie di aggiustamenti al risultato di periodo funzionali a depurarlo dei fenomeni non monetari che lo hanno interessato, ma deve, invece, esprimere esclusivamente le variazioni monetarie di periodo, classificandole opportunamente in funzione della natura operativa, di investimento o finanziaria, delle operazioni che le hanno causate.

In estrema sintesi, non si può pensare che il rendiconto finanziario sia un semplice documento compilativo, frutto dalla mera rielaborazione dei dati provenienti dagli schemi di stato patrimoniale e di conto economico. Esso richiede invece un adeguato sforzo di riclassificazione e di valutazione degli accadimenti aziendali, al fine di predisporre un corretto documento.

Conclusioni

Il rendiconto finanziario è parte del bilancio d’esercizio (e consolidato) e se opportunamente redatto, rivela informazioni particolarmente utili all’utilizzatore dell’informativa di bilancio. Oltre a fornire dati e informazioni utili per effettuare le valutazioni d’azienda, soprattutto se basate sul discounted cash flow, esso presenta almeno altre due peculiarità. 

La prima riguarda la sua neutralità rispetto alle scelte contabili operate dal suo redattore, mentre la seconda è insita nella sua capacità di informare in merito alla gestione della liquidità aziendale. Tema quest’ultimo particolarmente sentito in questo scenario di turbolenza macroeconomica. Contrariamente a quanto si possa pensare però, non è un mero documento compilativo, bensì richiede un’adeguata attenzione al fine della sua corretta redazione.

 

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